AREA MERIDIONALE DEL SETTORE 5
-ROMA-
-ROMA-
Il fronte sud di Minieris era stato affidato al comando si Zakka. Era arrivato il giorno che i figli di Gork (o forse Mork) avrebbero schiacciato gli stupidi “omi roza” per imporre il loro dominio. Erano tanti, tantissimi, e non vedevano l'ora di placare la loro sete di battaglia.
Zakka era stato abbastanza furbo da riuscire a concordare un alleanza con Abbakus, Campione del Caos e un potente demone, Plp. Anche loro odiavano l'Imperium e trovavano piacere a mettere in difficoltà i figli dell'Imperatore.
Zakka era stato abbastanza furbo da riuscire a concordare un alleanza con Abbakus, Campione del Caos e un potente demone, Plp. Anche loro odiavano l'Imperium e trovavano piacere a mettere in difficoltà i figli dell'Imperatore.
Le rosse sabbie di Minieris erano sferzate dal vento e la temperatura aveva raggiunto livelli soffocanti. I soli erano allo zenith quando le moltitudini di Zakka giunsero a poca distanza dal fronte di difesa Imperiale. Le forze lealiste, nonostante fossero concentrate sul fronte principale, non avevano trascurato la difesa delle proprie retrovie. Le forze di invasione pelleverde erano giunte e con esse era arrivato il momento i combattere. Zakka diede il segnale facendo rombare il motore della sua moto da guerra, le sue truppe risposero con un urlo di guerra paragonabile al frastuono di una montagna che crolla su se stessa: “WAAAGH!!!!”
Decine di karri da guerra e kamion sfrecciarono verso le barriere nemiche, supportati da buggy, diverse formazioni di Lattine Azzazzine, moto e due enormi Kalpetza pieni zeppi di ragazzi assetati di battaglia.
Il grosso delle truppe avanzava invasata dalla prospettiva dell'imminente battaglia, coperti dal fuoco di copertura degli sciakalli.
La risposta dei guerrieri dell'Imperatore fu immediata. Una pioggia di fuoco si abbattè sulle linee degli orks, ma senza procurare le perdite sperate. Poi ci fu l'impatto. Centinaia di orki e decine di mezzi da guerra cozzarono nello stesso istante contro le linee difensive e i carri degli Astartes. Il massacro era iniziato. Per diverse ore lo scontro corpo a corpo andò avanti, mietendo vittime sia tra le linee pelleverde che tra quelle dei difensori umani.
Zakka e il suo concilio di kapi si lanciarono al centro della battaglia, falciando i propri avversari sotto i micidiali colpi delle loro kele. Abbakus e i suoi Space Marines del Caos rimasero in retroguardia, tenendo un importante base di rifornimento carburante e proteggendo le spalle della massa orkesca dagli attacchi in profondità delle capsule degli Space Marines.
La waagh di Zakka, supportata dalla forze di Ztorto avanzava come una marea verde, travolgendo le linee difensive imperiali. Dopo poche ore anche la stazione di trasferimento planetaria era caduta nella mani dei pelleverde. Adesso non rimaneva che prendere possesso della stazione radio e del quartier generale imperiale per avere la parte sud del settore totalmente sotto il controllo della fazione orks. Gli Space Marines però non avevano nessuna intenzione di lasciare le loro postazioni senza prima aver venduto cara la pelle. Il combattimento fu aspro e impietoso. Molti orki morirono, ma altrettante furono le perdite sul fronte lealista.
La battaglia era particolarmente cruenta sopratutto in prossimità della stazione di comunicazione dove Zakka e i suoi tentavano in tutti i modi si annientare le difese lealiste. Intanto l'artiglieria bombardava a tappeto il campo di battaglia procurando centinaia di vittime. I demoni del caos giunsero sul campo di battaglia affrontando le restanti forze nemiche, supportati da rombanti squadroni di orkotteri giunti in riserva. Dopo diverse ore la situazione era ancora in stallo e le perdite erano ingenti su entrambi i fronti.
Poi qualcosa avvenne.
Dalle macerie e dalle crepe del terreno sassoso e desertico giunsero improvvisamente centinaia di tiranidi assetati di sangue, supportati dall'avanzata di un'intero contingente di Guardia Repubblicana di Diemeter. La battaglia divampò come un rogo sul quale viene gettato del carburante altamente infiammabile.
I tiranidi attaccarono indistintamente umani e orki, con il solo intento di conquistare gli obiettivi sensibile del territorio circostante e di uccidere quanti più avversari possibile. Zakka, dopo avere affrontato e ucciso due unità di space marines assaltatori, a costo della vita di tutta la sua guardi d'onore, si era lanciato all'assalto dei nuovi nemici alieni.
Il loro numero e la loro combattività però erano troppo anche per un veterano come Zakka e i possenti guerrieri xeno iniziarono ad avere la meglio anche contro le schiere dei pelleverde. Le difese Lealiste cominciavano a cedere, sfiancate dall'assalto degli orki e dei nuovi giunti tiranidi. Zakka, travolto dalla furia tiranide, in uno slancio di astuta strategia, capì quale era la mossa giusta da fare per portare i maledetti “omi” al crollo e allo stesso tempo trionfare sul campo di battaglia.
La sua moto da guerra derapò tra la polvere del campo di battaglia e si diresse a tutta velocità verso il generale della “Guardia Tiranide”. Nel desertico paesaggio di Minieris, lo scontro tra il kapogeurra e il generale, sembrava inevitabile. Ma poi avvenne qualcosa di inaspettato. Zakka inchiodò di fronte al suo nemico e scese dalla sua moto. I due comandanti sia allontanarono dal campo di battaglia e iniziarono a parlamentare. Nonostante gli orki non siano famosi nella galassia per il lor acume, Zakka questa volta fece eccezione.
Consapevole del fatto che le forze tiranidi erano superiori in numero, decise di proporre un patto che accontentasse entrambe le parti, dando allo stesso tempo la vittoria strategica agli orki. L'accordo era preso. Gli orki cedevano un obiettivo strategico in cambio di non belligeranza e di collaborazione nel sottrarre ai lealisti la stazione di comunicazione radio. Così avvenne. Le due forze xeno alleate concentrarono la loro forza congiunta contro le ultime difese lealiste e nel giro di poco tempo esse caddero, perdendo fino all'ultimo valoroso uomo. Minieris era caduta e la vittoria era dei pelleverde.
Zakka e Ztorto si incontrarono sul campo di battaglie a e si scambiarono una sonora pacca sulla spalla, in segno di reciproco rispetto per la violenza dimostrata in battaglia da se stessi e dai propri ragazzi. I taranidi avevano infestato ampie zone del settore, ma questo era un problema secondario. “C'è sempre tempo per una bella rizza con quei grozzi guerrieri alieni”, penzò Zakka valutando l'attuale situazione. Lo cosa più importante era aver vinto e cacciato gli uomini dalle loro fortificazioni. Anche dal fronte nord giungevano comunicazioni di vittoriose imprese dei Tezki Tozti e degli Aratori. L'intero settore era caduto nelle loro mani.
Ora bisognava festeggiare e dedicare la vittoria a Gork e Mork. Per ogni altra questione ci sarebbe stato tempo.
Decine di karri da guerra e kamion sfrecciarono verso le barriere nemiche, supportati da buggy, diverse formazioni di Lattine Azzazzine, moto e due enormi Kalpetza pieni zeppi di ragazzi assetati di battaglia.
Il grosso delle truppe avanzava invasata dalla prospettiva dell'imminente battaglia, coperti dal fuoco di copertura degli sciakalli.
La risposta dei guerrieri dell'Imperatore fu immediata. Una pioggia di fuoco si abbattè sulle linee degli orks, ma senza procurare le perdite sperate. Poi ci fu l'impatto. Centinaia di orki e decine di mezzi da guerra cozzarono nello stesso istante contro le linee difensive e i carri degli Astartes. Il massacro era iniziato. Per diverse ore lo scontro corpo a corpo andò avanti, mietendo vittime sia tra le linee pelleverde che tra quelle dei difensori umani.
Zakka e il suo concilio di kapi si lanciarono al centro della battaglia, falciando i propri avversari sotto i micidiali colpi delle loro kele. Abbakus e i suoi Space Marines del Caos rimasero in retroguardia, tenendo un importante base di rifornimento carburante e proteggendo le spalle della massa orkesca dagli attacchi in profondità delle capsule degli Space Marines.
La waagh di Zakka, supportata dalla forze di Ztorto avanzava come una marea verde, travolgendo le linee difensive imperiali. Dopo poche ore anche la stazione di trasferimento planetaria era caduta nella mani dei pelleverde. Adesso non rimaneva che prendere possesso della stazione radio e del quartier generale imperiale per avere la parte sud del settore totalmente sotto il controllo della fazione orks. Gli Space Marines però non avevano nessuna intenzione di lasciare le loro postazioni senza prima aver venduto cara la pelle. Il combattimento fu aspro e impietoso. Molti orki morirono, ma altrettante furono le perdite sul fronte lealista.
La battaglia era particolarmente cruenta sopratutto in prossimità della stazione di comunicazione dove Zakka e i suoi tentavano in tutti i modi si annientare le difese lealiste. Intanto l'artiglieria bombardava a tappeto il campo di battaglia procurando centinaia di vittime. I demoni del caos giunsero sul campo di battaglia affrontando le restanti forze nemiche, supportati da rombanti squadroni di orkotteri giunti in riserva. Dopo diverse ore la situazione era ancora in stallo e le perdite erano ingenti su entrambi i fronti.
Poi qualcosa avvenne.
Dalle macerie e dalle crepe del terreno sassoso e desertico giunsero improvvisamente centinaia di tiranidi assetati di sangue, supportati dall'avanzata di un'intero contingente di Guardia Repubblicana di Diemeter. La battaglia divampò come un rogo sul quale viene gettato del carburante altamente infiammabile.
I tiranidi attaccarono indistintamente umani e orki, con il solo intento di conquistare gli obiettivi sensibile del territorio circostante e di uccidere quanti più avversari possibile. Zakka, dopo avere affrontato e ucciso due unità di space marines assaltatori, a costo della vita di tutta la sua guardi d'onore, si era lanciato all'assalto dei nuovi nemici alieni.
Il loro numero e la loro combattività però erano troppo anche per un veterano come Zakka e i possenti guerrieri xeno iniziarono ad avere la meglio anche contro le schiere dei pelleverde. Le difese Lealiste cominciavano a cedere, sfiancate dall'assalto degli orki e dei nuovi giunti tiranidi. Zakka, travolto dalla furia tiranide, in uno slancio di astuta strategia, capì quale era la mossa giusta da fare per portare i maledetti “omi” al crollo e allo stesso tempo trionfare sul campo di battaglia.
La sua moto da guerra derapò tra la polvere del campo di battaglia e si diresse a tutta velocità verso il generale della “Guardia Tiranide”. Nel desertico paesaggio di Minieris, lo scontro tra il kapogeurra e il generale, sembrava inevitabile. Ma poi avvenne qualcosa di inaspettato. Zakka inchiodò di fronte al suo nemico e scese dalla sua moto. I due comandanti sia allontanarono dal campo di battaglia e iniziarono a parlamentare. Nonostante gli orki non siano famosi nella galassia per il lor acume, Zakka questa volta fece eccezione.
Consapevole del fatto che le forze tiranidi erano superiori in numero, decise di proporre un patto che accontentasse entrambe le parti, dando allo stesso tempo la vittoria strategica agli orki. L'accordo era preso. Gli orki cedevano un obiettivo strategico in cambio di non belligeranza e di collaborazione nel sottrarre ai lealisti la stazione di comunicazione radio. Così avvenne. Le due forze xeno alleate concentrarono la loro forza congiunta contro le ultime difese lealiste e nel giro di poco tempo esse caddero, perdendo fino all'ultimo valoroso uomo. Minieris era caduta e la vittoria era dei pelleverde.
Zakka e Ztorto si incontrarono sul campo di battaglie a e si scambiarono una sonora pacca sulla spalla, in segno di reciproco rispetto per la violenza dimostrata in battaglia da se stessi e dai propri ragazzi. I taranidi avevano infestato ampie zone del settore, ma questo era un problema secondario. “C'è sempre tempo per una bella rizza con quei grozzi guerrieri alieni”, penzò Zakka valutando l'attuale situazione. Lo cosa più importante era aver vinto e cacciato gli uomini dalle loro fortificazioni. Anche dal fronte nord giungevano comunicazioni di vittoriose imprese dei Tezki Tozti e degli Aratori. L'intero settore era caduto nelle loro mani.
Ora bisognava festeggiare e dedicare la vittoria a Gork e Mork. Per ogni altra questione ci sarebbe stato tempo.
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AREA SETTENTRIONALE DEL SETTORE 5
-MILANO-
Mineris... un enorme deserto, pieno di di miniere per le fabbriche di Mecadon, e di omini roza da essere schiacciaci. Ma anche Mineris, protetta da una serie di fortificazione impenetrabili. Purtroppo, per il grande kapoguerra Turbomazza, rimaneva un sogno irrealizzabile, meglio concentraesi su obiettivi piu' facili.
Fino a che il zindaco Zdrumo, un suo antico alleato, ebbe un idea degna dell'ascia rotta che era: invece di sfondare lungo una linea cosi' ben guarnita, perche' non aggirarla? Perchè non sfruttare le recenti conquiste a Castrum Praetorio per prendere gli imperiali di zorpresa?
L'idea era ottima, e fu messa in pratica. I ragazzi furono armati e radunati, dalle officine uscirono sferraglianti Calpezta, e carri e latte a centinaia. L'orda orkezka, formata dai ragazzi di Turbomazza e dagli Spericolati di Melk, passò il confine con Castrum nel pieno dell'estate. Le truppe imperiali si ritirarono verso la parte orientale del settore, saldamente sotto il loro controllo, e aspettarono l'attacco orkezko, attacco che mai si verificò. L'orda invece si rinforzò con gli orchi del sindako Zdrumo, stanziato dentro la capitale Aurelia Primos. La colonna piu' veloce, comandata dal Kapoguerra Melk si diresse verso la parte meridionale di Mineris, mentre Zdrumo e Turbomazza portarono la Waagh più a nord.
Gli imperiali vennero presi dal panico: quel lato era considerato sicuro, non erano state approntate fortezze, e Gran parte delle armate attualmente su Mineris era impegnata a difendersi dai tirannidi. Cosi' fu deciso di rischiare: con l'aiuto di ingenti forze dell'adeptus Titanicus e del mastro capitolare stesso degli space marines della Southern Legion la Waagh! sarebbe stata fermata in una sola enorme battaglia: le forze si sarebbero scontrate nel Vallo Solaris: una vecchia linea di difesa oramai in disuso, rifortificata e consolidata dal Colonnello Konrad Von Lieber, ottima per rallentare l'avanzata orkezka. Mentre il terreno risuonava dei passi dei titani, le forze dellla FDP e i fanti scelti dell'VIII Reggimento di Krieg prendevano posizione. Il capitano "Rotella M60" Johnny tenne un breve discorso ai suoi uomini: "Si spara con tutto quello che abbiamo, ininterrottamente. Entro sera questo dannato deserto deve essere verde del sangue Orks". Il Grande Maestro Johannes Arianus, insieme alla sua guardia del corpo in armatura terminator prese posto sul redeemer Vendetta Eterna, e cupo in volto fece cenno di partire. A denti stretti lo sentono mormorare "Più uomini... Ci servono più uomini..."
Gli Orchi fondamentalmente hanno: una ztompa mob da 5 ztompa di vari tipi, un kill krusha, un blasta bomma, una ventina di latte in formazione, 8 orkotteri, 2 squadre di guaztatori, un kulto dellla velocità, mek quanto bastavano, e tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti raagazzi!
Inizia lo scontro. I lealisti hanno il primo turno. Gli orchi, che procedevano a mace forzate, volevano superare la linea solaris (ostacoli anticarro) il più presto possibile, mentre i lealisti cercavano di concentrare lì il grosso dei loro nemici, per martellarli con devastanti padelle a forza D. Lo scenario prevedeva 5 obiettivi, 2 nella zona lealista, due nella terra di nessuno, 1 nella zona orkezka. Era uno sfondamento, quindi i difensori avevano la risorsa strategia difese ( Concretizzate nella linea anti karro), mentre gli assalitori ''obiettivo principale'' su entrambi gli obiettivi nel territorio imperiale.
All'inizio la battaglia sembra a senso unico! La legio titanica riesce a sprigionare una potenza di fuoco al limite del divino: il Kill KRusha salta subito sotto il fuoco del reaver, Anche un titano lo segue nella sorte, mentre gli altri vengono danneggiati. Nonostante cio' l'orda avanza... anche barcollanti i calpezta coprono i ragazzi, e fanno a pezzi la linea anticarro. Ma gli orchi non si perdono d'animo, nemmeno quando il blasta bomma ''incontinentia'' non riesce a far saltare con tutto il suo carico di bombe il sengale di disturbo.
Una tempesta di fuoco davvero incedribile: Incontinentia viene abbattuta, Lo ztompa del mek viene fatto saltare in aria, l'altro ridotto quasi ad un rottame, immobile e senza armi. Ad un certo punto il warlord punta le armi verso turbomazza e scarica tutto il suo pontenziale di fuoco: il supremo capoguerra lancia il suo urlo di sfida, e la semplice arroganza dell'atto lo difende da colpi che avrebbero raso al suolo un quartiere: lo stesso non si puo' dire della sua guardia del corpo, che viene vaporizzata... insieme ad una land raider della southern legion! L'enorme e sonora waagh lanciata dal loro leader ( potenziata dalla risorsa strategica big waagh, quindi una corsa di 12 pollici= Sembra rincuorare gli orchetti. I mek sopravvissuti, quasi tutti radunati nello ztompa ancora in piedi, riescono a fare un miracolo: lo rimettono in moto, e gli riparano un arma, mandanolo a correre contro il baneblade che esplode come un petardo! I ragazzai avanzano, e il culto della velocità, con uno scatto al limite del possibile, si rischiera in prima linea
E mentre Turbomazza si lancia sui terminator della Southern Legion, massacrendoli e mettendone in funga il bilbbliotecario, la brigata fantasma assieme ad un gruppo di orcotteri fa la sua apparizione da fondo campo: caricano un gruppo di chimera rimasto sull'obiettivo lealista, intrappolando e uccidendo una trentina di veterani in un'imbarazzante salva di fuoco.Un momento di respiro arriva quando il maestro capitolare della Souther Legion, insieme alla sua scorta di terminator, assalta un Turbomazza esausto e solitario, abbattendolo al suolo gravemente ferito. In ogni caso per i lealisti e' arrivato il momento delle decisioni disperate: Devono assolutamente tenere gli obiettivi, e dando oramai per spacciate le truppe su chimera, lanciano tutti i propri valkiria verso la ex terra di nessuno, lanciando una enorme operazione aerotrasportata. Tuttavia turbomazza aveva previsto tutto. Nelle retrovie aveva sistemato circa 50 sciacalli proprio per momenti come questi... appena i vendetta in volo alto si avvicinano, li accolgono con una salva di proiettili di vario calibro tale da uccidere qualsiasi essere volante nel circondario... ma solo quello, visto che i trasporti volanti ne escono senza nemmeno un graffio. Dall'altra pare del fronte un singolo orkottero sopravissuto al fuoco di ritorno lealista abbatte con un singolo missile il valkyria venuto a portare rinforzi, mentre era ancora in volo alto. Il centro viene definitivamente sommerso dai ragazzi, le truppe imperiali tirate fuori dai chimera e trucidate. Il campo è sommerso dalle forze Orks.
3 commenti:
Hur hur, forze il signorr rotella era zempre voltato per fuggire kuando i ragatzi venivano feriti e quindi non lo za, ma il zangue degli orki è bello rosso e brillantozo, non verde!
Ha ztezza base biokrim.. biokimmi..ARGH! ztezzi pezzi dentro di zangue umano!
Kuezti omi non za proprio niente!
E così a Milano niente Tiranidi? E quando si pubblica il battle report di Roma?
Steve/Zodrax
Che meraviglia..... Waaagh!!!
;-)
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